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La visione è l'arte di vedere cose invisibili

(C) Roberto Molinari, Chiesa di San Pietro, Gemonio, 2010 In questo modo Roberto Molinari ha dato al mondo dell’arte e agli artisti la sua personale poetica di ripresa attraverso la fotografia. Attivo da oltre trent’anni in territorio varesino e nazionale, Molinari era passato dalla passione per il disegno a china e matita, che coltivava con grande raffinatezza, a metà anni Ottanta, all’amore per la fotografia d’arte e di reportage poetico, lui stesso stampatore dei suoi indimenticabili bianchi e neri. Con chi firma questo articolo ha scattato migliaia di fotografie in studi, atelier, mostre d’arte, vernissage, conferenze stampa, pubblicate anche per Varese Mese, La Prealpina , Lombardia Oggi, Avvenire, Il Caffè dei Laghi tra il 1988 e il 2000, per Meta e per Il Colpo dei Barbari , riviste internazionali, ma soprattutto veniva chiamato dagli artisti per la sua capacità poetica di documentare il lavoro dell’arte e il suo esito pubblico rispettando la personalità dell’autore, ac
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